«Maestoso, maestoso...», così Francesco Repice sul gol di Victor Osimhen durante l'emozionante radiocronaca di Radio Rai. Niente da aggiungere. Tre tocchi in un batter d'occhio: stop di petto, aggiusto di coscia e e tiro di collo preciso, forte, implacabile...Maestoso, appunto. Questo è Victor Osimhen. Questo è il Napoli. Sì, il Napoli è forte e implacabile … Leggi tutto Maestoso e terribile
Mese: gennaio 2023
Compagni di viaggio #lettureconsigliate
I libri sono compagni di viaggio. Spesso ritroviamo le nostre esperienze nelle pagine degli Autori che incrociamo oppure decidiamo di farci accompagnare da qualcuno (un letterato, un filosofo, uno psicologo...) per trovare risposta alle nostre domande, imparare a percorrere nuove vie per raggiungere il nostro mondo interiore o, semplicemente, per trascorrere un momento di relax … Leggi tutto Compagni di viaggio #lettureconsigliate
Ordo amoris e malattia mortale. La “contraddizione penosa” dell’io
Nell’articolo precedente ci siamo soffermati sulle prime sventure di Giobbe. Il Nostro viene messo alla prova anzitutto con la perdita dei beni materiali, poi con la morte dei figli. Nonostante lo sconforto e l’immensa tristezza provati, Giobbe non abbandona la sua strada, ma accetta la volontà divina sapendo che nulla accade che non sia permesso dal Signore.
Il giusto, anche se provato dal dolore e dalla sofferenza, continua a dimorare nel bene, evitando di cadere nella disperazione che, quando penetra nel cuore dell’uomo, distrugge ogni possibilità di autenticità: la disperazione è, infatti, una “malattia” che attanaglia il cuore della persona gettandolo nel vortice di un’esistenza priva di senso.

Il filosofo danese Søren Kierkegaard ne parla come di una «contraddizione penosa»: la disperazione è la malattia presente nell’io «di morire eternamente, di morire eppure di non morire, morire la morte» (Antologia, a cura di C. Fabro, La Scuola…
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1. La metafisica come teologia naturale: Dio come Pensiero di pensiero nella filosofia di Aristotele L'oggetto della metafisica, la scienza prima, come la chiama Aristotele è «l’ente in quanto ente e le cause e i principi che gli competono in quanto tale». In questo modo, si esclude che Dio sia il subjectum, per usare un termine scolastico, … Leggi tutto I più letti del 2022