«Maestoso, maestoso…», così Francesco Repice sul gol di Victor Osimhen durante l’emozionante radiocronaca di Radio Rai. Niente da aggiungere. Tre tocchi in un batter d’occhio: stop di petto, aggiusto di coscia e e tiro di collo preciso, forte, implacabile…Maestoso, appunto.
Questo è Victor Osimhen. Questo è il Napoli.
Sì, il Napoli è forte e implacabile come la rete di Osimhen perché vince l’ennesima partita e si porta a +13 dalla prima inseguitrice. Continua a macinare gioco e a regalare al pubblico (non solo partenopeo) grandi emozioni. Ieri, allo stadio Diego Armando Maradona, si è disputata una partita di grande intensità. La Roma, ben messa in campo dallo special one, non ha affatto sfigurato, anzi in alcune occasioni ha dato al Napoli filo da torcere: ha reagito alla prima rete dei partenopei, ha pareggiato e ha avuto alcune occasioni importanti, ma la differenza – come ha ammesso lo stesso Mourinho in conferenza stampa – l’ha fatta la profondità della rosa e – aggiungerei – l’intelligenza tattica di mister Spalletti.
Nel momento topico della partita, toglie il capocannoniere del campionato e mette in campo il Cholito Simeone che, da subentrato, non sbaglia mai: all’86esimo minuto segna un’altra rete decisiva (ha regalato al Napoli 9 punti con le sue prodezze), mostrando la sua forza, ma direi la forza di un gruppo che si erge in questo campionato come il Vesuvio, maestoso e terribile.
Giovanni Covino