Un giovane che oggigiorno si avvicina alla storia della filosofia potrebbe avere la sgradevole sensazione di “perdere il suo tempo”: una serie infinita di problemi “inutili” partoriti da menti oziose, riflessioni contorte su temi di certo importanti, ma che – nel nostro mondo – hanno poco spazio.
Posti come siamo tra l’incudine dello scientismo e il martello del materialismo, anima, Dio, virtù, bene, male, giustizia, amore ecc. sono parole che fluttuano nel vuoto di un nichilismo sempre più estremo ed esasperante e che ha oscurato il sole di una sapiente metafisica naturale.

Tuttavia, coloro che hanno occhi riescono ad intravedere, nel buio del nichilismo, sprazzi di luce e così, riabituandosi alla luce del sole di cui sopra, riescono ad orientarsi, uscendo dalle sabbie mobili del “così fan tutti” o del “così dicon tutti”, dall’anonimo “si dice”, ascoltando il proprio intimo desiderio di conoscere il vero, amare il bene, fruire del bello…
La figura di Socrate è in questo senso esemplare.
L’editore veneto BeccoGiallo ha avuto l’idea di raccontare sotto forma di fumetto il processo e la condanna a morte (399 a. C.) di questa importante figura della storia del pensiero, dando così la possibilità ai più giovani (ma anche ai meno giovani) di conoscere gli ultimi giorni di Socrate con un stile più accattivante.
Il testo – frutto del lavoro di Francesco Barilli (sceneggiatore) e Alessandro Ranghiaschi (disegnatore) – è davvero sorprendente perché riesce nell’arduo compito di non banalizzare il momento più drammatico della vita di Socrate. Alla fine resta impressa nella mente, grazie anche alle immagini, la figura di un uomo felice che ha cercato e amato la verità sopra ogni cosa.
Che strano effetto mi faceva stare accanto a quell’uomo… Ero lì a vedere morire un amico, e non provavo pietà. Mi pareva felice, Echecrate: c’era il lui una nobile e intrepida fierezza. Tanto da farmi pensare che egli se ne andava non senza il soccorso di un dio e che, nell’aldilà, sarebbe stato il più felice di tutti.
Socrate, p. 115.
Giovanni Covino



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