L’ultimo romanzo di Stephen King racconta un’indagine dell’investigatrice privata Holly Gibney, un’indagine che ruota intorno alla sparizione di una giovane ragazza, Bonnie Dahl. La protagonista è un personaggio caro allo scrittore statunitense: Holly, infatti, è presente nella trilogia di Bill Hodges, oltre che in altri scritti come in una delle novelle della raccolta intitolata Se scorre il sangue, nonché in altri racconti come personaggio secondario.
Antagonisti, in quest’ultimo lavoro di King, sono una coppia di anziani, già docenti universitari: Rodney Harris e Emily Harris. Dall’esterno, appaiono come vecchietti indifesi e malandati, ma, sin dall’inizio del racconto, nascondono, nella loro casa, un segreto raccapricciante.
Il volto angelico cela in realtà l’astuta malizia demoniaca.
Di seguito un dialogo esemplificativo.

«E conosciamo le sue abitudini. Fa sempre la stessa strada, quando toma dalla biblioteca». Dopo un breve istante di silenzio, Em prosegue a voce più bassa. «So che ti piace guardarle le tette. E non mi importa. «Mio padre diceva sempre che un uomo a dieta è comunque in grado di leggere un menù. Perciò sì, gliele ho guardate. Se dovessi parlare come un mio studente, direi che ha un bel balcone».
«Estetica a parte, quei seni costituiscono quasi il quattro per cento del suo grasso corporeo».
[…]
«Diciamo che mi hai fornito degli ottimi argomenti sui quali riflettere». «Bene. Adesso dammi un bacio. Devo tornare di sotto e ricominciare a fingere di essere un’ analfabeta informatica. E tu hai una sommossa da guardare in tv».
Stephen King, Holly, Sperling & Kupfer, Milano 2023, p. 135.
Stephen King, con la solita maestria, conduce pian piano il lettore in una sorta di trappola per topi: la paura si trasforma lentamente in terrore, sembra quasi sentire l’aria, ad ogni svolto di pagina, diventare sempre più irrespirabile.
Imprigionati in attesa di un miracolo, nella speranza che «l’universo [lanci] una fune» (p. 365).
Il romanzo, inoltre, è arricchito dalla presenza di narrazioni secondarie – come il rapporto di Holly con la madre, la recente pandemia o la discussa presidenza di Donald Trump -, archi narrativi che s’intrecciano alla trama principale e vanno a delineare meglio la figura di Holly, oltre che, naturalmente, catapultare il romanzo di King nel vivo del dibattito contemporaneo.
Giovanni Covino



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