Giustizia e verità nel Libro della Sapienza: una proposta per il mondo contemporaneo

Ricevo e pubblico volentieri questo contributo sul Libro della Sapienza che si presenta come uno dei vertici della letteratura biblica, capace di intrecciare radici ebraiche e pensiero greco in una sintesi che riesce a parlare ancora oggi all’uomo. Nel suo commento, Giuseppe Lubrino presenta questo testo antico come una guida educativa e spirituale, offrendo ai giovani e agli adulti un invito a riscoprire la giustizia e la verità come fondamenti di un’autentica maturità umana.

L’Autore, Giuseppe Lubrino (1990), è un docente di religione e studioso del pensiero di Joseph Ratzinger. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Religiose e attualmente insegna a Torre Annunziata. Collabora con diverse riviste culturali e teologiche e ha già pubblicato tre libri: Introduzione al pensiero di Joseph Ratzinger: una paideia cristiana (2023), In cammino per la Quaresima con Benedetto XVI (2025) e Giovani, Fede e Identità: Un Percorso di Crescita con Benedetto XVI (2025).

Buona lettura [Giovanni Covino].


Il Libro della Sapienza, appartenente al corpus dell’Antico Testamento, si distingue per la sua profondità teologica e il suo impianto filosofico. Composto in ambiente ellenistico, probabilmente ad Alessandria d’Egitto nel I secolo a.C., il testo si rivolge a una comunità ebraica immersa nella cultura greca, proponendo una riflessione razionale e spirituale sulla giustizia, la verità e il destino umano. La sua attualità pedagogica lo rende un riferimento prezioso per il contesto giovanile odierno. Il carattere educativo del Libro della Sapienza si manifesta nella sua funzione formativa: la Sapienza è presentata come guida morale e spirituale, capace di orientare l’uomo verso la maturità. In un mondo giovanile spesso disorientato, il testo propone un cammino di discernimento e autenticità, come si legge: “La Sapienza è uno spirito amico degli uomini, ma non lascia impunito il bestemmiatore per le sue parole.” (Sap 1,6).

Il contrasto tra giusti ed empi è centrale nel testo. I giusti vivono secondo la Sapienza, mentre gli empi la rifiutano, preferendo l’arroganza e l’illusione del potere. Il giusto è figura profetica, perseguitata ma destinata alla gloria, come afferma il testo: “Tendiamo insidie al giusto, perché ci è di imbarazzo e si oppone alle nostre azioni.” (Sap 2,12). Questa dialettica è attualissima: in un mondo dove la verità è spesso scomoda, il Libro della Sapienza invita a scegliere la giustizia come via di autenticità. Il testo mostra evidenti influenze del pensiero greco, in particolare del platonismo. La Sapienza è descritta come principio ordinatore del mondo, simile al Logos, come si legge: “Essa è un’emanazione della potenza di Dio, un effluvio puro della gloria dell’Onnipotente.” (Sap 7,25). Questa visione cosmica rende il testo un ponte tra Bibbia e filosofia, parlando anche alla mente razionale del giovane contemporaneo.

Nel contesto odierno, segnato da crisi valoriali e smarrimento esistenziale, il Libro della Sapienza offre una voce profetica. Parla ai giovani che cercano senso e autenticità, come afferma: “Amate la giustizia, voi che governate sulla terra, pensate al Signore con bontà.” (Sap 1,1). La Sapienza diventa così una proposta educativa per il presente, capace di formare coscienze libere e responsabili.

Giuseppe Lubrino


Riferimenti Bibliografici

  • La Sacra Bibbia, CEI – Conferenza Episcopale Italiana, Edizioni San Paolo, 2008.
  • Ravasi, Gianfranco. I Libri Sapienziali. Edizioni San Paolo, 1999.
  • Vannini, Giovanni. La Sapienza di Salomone: Introduzione e commento. EDB, 2010.
  • Penna, Romano. La Sapienza biblica: Teologia e antropologia. Città Nuova, 2005.
  • Di Liegro, Luigi. La Sapienza: Parola per il nostro tempo. Borla, 1996.

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Giovanni Covino, autore e curatore del blog.