Qualche sbavatura, tante azioni pericolose, soprattutto nella prima frazione di gioco, purtroppo non concretizzate. La musica della Champions non sveglia del tutto il Napoli che anche in Europa mostra il suo periodo no.
Il Salisburgo è una squadra intensa: gioca con rapidità, ha una capacità realizzativa altissima, lasciando, però, tanto campo all’avversario. Il Napoli ne ha approfittato, ma non ha concretizzato. Ha fallito troppe occasioni.
Detto ciò, la qualità della squadra di Ancelotti è indiscutibile: il taglio (con palo) di Callejon, il tacco di Mertens, le giocate di Insigne, gli allunghi di Lozano che al 44° infila Coronel, scrollandosi di dosso il peso delle critiche distruttive degli ultimi tempi. Il Napoli, quando si accende, è una squadra forte, negli spazi devastante, ma quello visto ieri è lo stesso Napoli del campionato: è quasi gol, è quasi cresciuto…il Napoli, al momento, è un quasi.
Come ha ammesso lo stesso Ancelotti, il problema è la continuità. Un problema di certo importante, ma non insormontabile.
Dai momenti difficili si esce ritornando a fare le cose semplici con chiarezza, umiltà e sacrificio
Carlo Ancelotti
Conferenza stampa Napoli-Salisburgo 4 novembre 2019
…poi c’è la questione ritiro che conferma il “quasi”.
Giovanni Covino