Cornelio Fabro (1911-1995) è stato uno dei maggiori filosofi del Novecento. Il suo nome è legato ad opere storico-critiche di notevole spessore speculativo, sia per quanto riguarda il pensiero di Tommaso d’Aquino, al quale ha dedicato la sua prima opera, La nozione metafisica di partecipazione secondo S. Tommaso d’Aquino (1939), sia per quanto riguarda il pensiero moderno e contemporaneo, con i suoi studi su Sartre, Blondel, Jaspers e Heidegger, raccolti nel volume intitolato Dall’essere all’esistente (1957), e con il monumentale lavoro intitolato Introduzione all’ateismo moderno (1964), oltre ai numerosi studi su Georg Friedrich Wilhelm Hegel, del quale ha studiato in particolare la dialettica, e sul suo grande avversario Søren Kierkegaard, che Fabro considera «l’autore di tutta la vita» e di cui è stato traduttore e insuperato interprete. Di grande importanza sono anche le opere del filosofo friulano concernenti la filosofia cristiana e la teologia, tra le quali L’avventura della teologia progressista (1974), La svolta antropologica di Karl Rahner (1974) e Per un progetto di filosofia cristiana (1990). Per approfondire vedi il mio Ritratto.
Giovanni Covino
Questa registrazione riguarda la prima parte di un incontro tenuto da Cornelio Fabro il 27 maggio 1994 a Modena in occasione di un ciclo di conferenze dal titolo S. Tommaso, Kierkegaard ed Heidegger.
Il titolo dell’intervento di Fabro è Riflessioni esistenziali sul problema del male: Tommaso d’Aquino e Kierkegaard (canale YouTube dell’Istituto Tomistico).