Nel famoso romanzo fantasy Harry Potter di J. K. Rowling ci sono centinaia di personaggi. Maghi, animagi, bacchette magiche, scope volanti ecc. popolano il mondo venuto fuori dalla penna della scrittrice britannica.
Ieri, mentre guardavo la caduta surreale del Napoli di Luciano Spalletti e, allo stesso tempo, leggevo commenti su quanto accadeva sugli spalti, ho pensato ad una delle più terribili creature del suddetto mondo: i Dissennatori, in inglese Dementor.
Queste oscure creature – come si legge nel quarto capitolo della famosa saga – si nutre della felicità degli esseri umani, seminando depressione e disperazione. Un Dementor ha la capacità di succhiar via ogni ricordo felice presente nella memoria di chi cade nelle sue mani, “dis-sennandoli” appunto.
Ecco, una parte della tifoseria del Napoli vive la propria scelta calcistica allo stesso modo: non parlano o discutono ragionevolmente dei problemi, non vivono di esultanza della rete, non condividono la gioia per le imprese della propria squadra, ma si nutrono del problema, si girano di spalle alla rete, vivono nella rocca della loro silenziosa superiorità le imprese della squadra.
Un modus operandi che trasforma la scelta calcistica in una fede religiosa, divinizzando uomini (come avviene con Diego Armando Maradona) e distruggendo, con un’azione degna del menzionato Dissennatore, ogni slancio vitale di piccoli e grandi.
Giovanni Covino