
Questo racconto, come i precedenti, ha come protagonista un filosofo: questa volta è il turno di René Descartes. Se non hai letto la nota preliminare clicca qui.
Come già detto, eccezion fatta per i riferimenti presenti in questa nota e quelli che pubblicherò alla fine, il racconto è il frutto della fantasia dell’autore.
Se non ha letto il primo capitolo:
IV.
Henry si accostò alla donna che aveva uno sguardo perso in un totale sconvolgimento. I suoi occhi fissavano l’orrenda scena che gli era dinanzi: un uomo era sul corpo del povero Renato e lo stava smembrando con le proprie mani.
La cosa più orrenda alla vista era la testa: il cervello non era protetto dalla scatola cranica, ma era ben visibile e, ad ogni colpo – forse per quello che aveva subito –, una parte si illuminava, mentre i fili che erano rimasti attaccati alle terminazioni nervose emettevano scintille.
Senza alcuno scrupolo, quel gruppo di scienziati pazzi di quel laboratorio statunitense, convincevano uomini e donne a sottoporsi a degli esperimenti in cambio di denaro, poi all’improvviso le cavie venivano presi e chiusi in stanze debitamente preparate – proprio come topi – e lasciati lì per giorni prima di iniziare l’orrenda operazione di asportazione cerebrale.
Il progetto Brains in a vat – Cervelli in una vasca aveva raggiunto uno dei punti più bassi della storia morale dell’uomo.
Non si sa come, quell’uomo, che in quel momento, stava dilaniando il corpo di Renato, era riuscito a liberarsi e ora gli scienziati non ammiravano più la loro inumana impresa, ma avevano gli occhi pieni di terrore. Alcuni iniziarono a scappare, altri si armarono come potevano, ma fu tutto vano.
Dall’altro lato del laboratorio altri due uomini avevano rotto le loro catene ed erano tornati liberi: con comprensibile rabbia, sprizzavano come fuoco dagli occhi per quello che avevano subito, e si apprestavano a metter in pratica il loro piano di vendetta.
L’uomo che era sopra il corpo di Renato si alzò e proferì una parola che nessuno degli scienziati comprese. Fu però – questo lo capirono tutti – una specie di segnale.
I due uomini-mostri si lanciarono sul gruppo di scienziati e…
Giovanni Covino



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