Il racconto – come i precedenti (per la pagina dedicata ai racconti clicca qui) – è frutto di fantasia. Protagonisti saranno i filosofi dell’antica Grecia. Nelle pagine che seguono ho cercato di narrare la storia della filosofia in modo diverso: dialoghi che ripercorrono e presentano le teorie dei maggiori pensatori dell’antichità in uno stile non manualistico.
Il testo è stato ispirato dalla filastrocca – adattata naturalmente al tema – che si trova nel romanzo And Then There Were None della celebre scrittrice di gialli Agathe Christie e per questo – nei limiti delle possibilità e delle capacità dell’autore – il racconto è una specie di omaggio al testo pubblicato nel 1939, considerato uno dei migliori gialli di sempre per la sua struttura, per la costruzione magistrale del mistero e per il finale.
Di seguito alcune indicazioni sulla vita e sulla dottrina dei filosofi protagonisti utili per la comprensione del testo.
Socrate (470/69 – 399 a. C.), uno dei filosofi più importanti della storia, conosciuto per il metodo dialogico. Esempio di coerenza agli ideali da lui professati. Viene condannato a bere la cicuta.
Eraclito (535 – 475 a. C.), filosofo greco conosciuto per la teoria del “tutto scorre” (panta rei). Divide gli uomini in desti (coloro che cercano la verità) e dormienti (coloro che, al contrario, si accontentano delle opinioni).
Parmenide (VI – V sec. a. C.), noto perché primo a porre formalmente la sua attenzione sul tema dell’essere. Celebre è la sua tesi “l’essere è non può non essere, il non essere non è e non può essere”.
Pitagora (580/570 – 495 circa a. C.), filosofo del numero. La sua riflessione è fondata sull’idea che l’ordine e l’armonia siano sostanza della realtà.
Diogene (412 – 323 a. C.), celebre per il suo stile di vita semplice e per il suo disprezzo per le convenzioni sociali. È conosciuto come “il Cinico”, termine che deriva dal greco kynikos, che significa “simile a un cane”.
Anassimandro (610 – 546 a. C. circa), filosofo che individua il principio di ogni cosa nell’apeiron (principio indeterminato) e pensa che tutto sia governato da una giustizia cosmica.
Anassimene (586 -528 a. C) è l’ultimo dei tre filosofi della scuola di Mileto. Anassimene era amico o studente di Anassimandro a sua volta allievo del primo filosofo Talete. Ognuno ha sviluppato una cosmologia distinta senza rigettare completamente le opinioni dei predecessori: Anassimene identifica il primo principio nell’aria.
Talete (VII sec. a. C.) individua il principio di ogni cosa nell’acqua.
Aristotele (384-322 a. C.), uno dei massimi esponenti della storia del pensiero. Autore di vastissimi interessi. Ha trattato di tutto lo scibile umano (o quasi).
Platone (428/27 – 348/47 a. C.), fondatore della metafisica occidentale: la realtà che osserviamo può essere spiegata solo dal mondo sovrasensibile dove si trovano le idee, entità perfette, radice ontologica di ogni cosa. L’idea più importante nella gerarchia platonica è l’idea del Bene che viene raffigurata, nel mito della caverna, con l’immagine del sole.
Giovanni Covino
Per il primo capitolo del racconto, clicca qui.
Note: immagine di copertina generata con IA (MicrosoftBing).



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