I libri sono compagni di viaggio. Spesso ritroviamo le nostre esperienze nelle pagine degli Autori che incrociamo oppure decidiamo di farci accompagnare da qualcuno (un letterato, un filosofo, uno psicologo…) per trovare risposta alle nostre domande, imparare a percorrere nuove vie per raggiungere il nostro mondo interiore o, semplicemente, per trascorrere un momento di relax sul divano della propria casa.
Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell’indistinto. La porta è meglio chiuderla, di là c’è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!» Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso, dillo più forte, grida: «Sto cominciando a leggere…
ITALO CALVINO, SE UNA NOTTE D’INVERNO UN VIAGGIATORE, Incipit
Per questo, ho pensato di proporre ai lettori di Briciole filosofiche le mie letture mensili con una brevissima descrizione e un commento, sperando che questa condivisione possa essere motivo di crescita sia dal punto di vista intellettuale che umano.

I compagni di viaggio di aprile
Joanne K. Rowling, Harry Potter e l’Ordine della Fenice, Salani, Milano 2022, pp. 850.
Il quinto capitolo dell’avvincente saga di Harry Potter è pieno di sfide difficili. Si parte dal ritorno di Lord Voldemort: il Signore Oscuro, con il suo corpo, è in pieno possesso dei suoi terrificanti poteri, anche se il Ministro della Magia sembra non credere ad Harry e a Silente. Toccherà al piccolo grande Potter organizzare la resistenza, con l’aiuto degli amici di sempre…
“Niente è peggio della morte, Silente!” ringhiò Voledemort. “Ti sbagli” replicò silente, continuando ad avvicinarsi e parlando in tono leggero, come se stessero facendo due chiacchiere davanti ad un bicchiere. Vedendolo camminare così indifeso, privo di scudo, Harry ebbe timore; avrebbe voluto gridare un avvertimento, ma il suo guardiano senza testa continuava a tenerlo contro la parete, bloccando ogni suo tentativo di liberarsi. “In verità, l’incapacità di capire che esistono cose assai peggiori della morte è sempre stata la tua più grande debolezza…”.
J. K. Rowling, Harry Potter e l’Ordine della Fenice, pp. 797-98.

Categoria: Romanzo fantasy.
Commento: Harry continua il suo viaggio, continua a conoscere il mondo magico di Hogwarts e, allo stesso tempo, se stesso. Rowling ci porta pian piano a scoprire la vita di questo giovane orfano scrivendo, anche in questo capitolo, con una leggerezza straordinaria, nonostante la mole del volume.
Rispetto ai precedenti, questo capitolo si presenta meno movimentato e più costruito: è una preparazione allo scontro finale tra Harry e Voldemort. L’andamento appena descritto fa da contraltare ai tumulti dell’animo dell’adolescente Harry Potter che cresce tra pesanti responsabilità e nuove sconvolgenti scoperte.
Voto: 8,5/10.
Alfred Adler, La scienza del vivere, Edizioni Universitarie Romane, Roma 2012, pp. 185.
Il testo è una presentazione sintetica, ma precisa, del movimento psicologico fondato da Alfred Adler e che segnò il distacco dal suo maestro Sigmund Freud. Adler espone i concetti fondamentali del suo pensiero come il complesso di inferiorità e quello di superiorità, l’aspirazione alla meta, l’interesse sociale, lo stile di vita ecc. La presente edizione è accompagnata da una introduzione di Ugo Soldini e da uno scritto di Heinz L. Ansbacher, allievo di Adler e curatore, assieme alla moglie, delle opere del fondatore della psicologia individuale.

La psicologia individuale cerca di vedere le vite individuali come un intero e considera ciascuna singola reazione, ciascuno movimento e impulso, come una parte articolata di un atteggiamento individuale verso la vita. Poiché una scienza è per necessità orientata in senso pratico, con l’aiuto della conoscenza possiamo correggere e cambiare i nostri atteggiamenti.
Quando qualsiasi appetito viene soddisfatto eccessivamente e qualsiasi interesse viene sviluppato in eccesso, l’armonia della vita viene ostacolata. Gli annali della psicologia sono pieni di casi di persone che incrementano interesse o appetiti al punto tale che si sviluppa una compulsione.
A. Adler, La scienza del vivere, pp. 59 e 183.
Categoria: Psicologia.
Commento: Alfred Adler ha avuto il merito, nella storia della psicologia, di affrancarsi quasi subito dalle posizioni di Sigmund Freud, ponendo attenzione su alcuni aspetti della vita delle persone che il fondatore della psicoanalisi aveva escluso dalla propria analisi. Come si legge dalle citazioni riportate, Adler ha un’idea della persona umana più vicina al buon senso comune, cosa che gli causò non pochi problemi nel mondo scientifico, ma che – a mio avviso – è di estrema importanza. Il richiamo all’intero permette infatti un approccio integrale all’essere umano che superato qualsivoglia forma di riduzionismo.
Voto: 8/10.
Robert Spaemann, Nozioni elementari di morale, Cantagalli, Siena 2022, pp. 128.
Il testo è una raccolta di una serie di conversazioni che il filosofo Robert Spaemann (1927-2018) tenne alla Radio Bavarese nel 1981. L’editore Cantagalli presenta il testo in una nuova edizione e in una nuova traduzione (a cura di Luca F. Tuninetti) dando così la possibilità al lettore italiano di avere in mano uno testo di una ricchezza sorprendente.
Spaemann si sofferma – in un modo che è al tempo stesso semplice e rigoroso – su alcune delle nozioni più importanti della filosofia morale: dal bene alla felicità, dalla coscienza al destino, dalla libertà alla giustizia e alla responsabilità.

Il paradosso è che colui che fa del piacere, del benessere soggettivo, l’interesse della sua vita e l’obiettivo delle sue azioni certamente non farà l’esperienza di quella più profonda forma di benessere che noi chiamiamo gioia. Ne fa esperienza soltanto colui per il quale si dischiude il contenuto di valore della realtà in tutta la sua ricchezza e chi è in grado di prescindere da sé stesso e di godere, come si dice, di qualcosa o per qualcuno.
R. Spaemann, Nozioni elementari di morale, p. 47.
Categoria: Filosofia morale.
Commento: Come accennavo poco sopra, questo saggio è un percorso che nella sua semplicità apre al lettore la via per comprendere l’universo della filosofia morale. L’Autore lo fa con grande precisione e riesce a rendere accessibili concetti molto complessi quali coscienza, libertà, responsabilità, destino e lo fa con opportuni riferimenti alla storia del pensiero (sono citati ad esempio Platone, Aristotele, autori della filosofia medioevale, Kant e così via).
Spaemann – come fa anche in altri volumi – mette al centro del suo discorso morale la persona umana che si presenta come un essere che con tutti i suoi limiti ha in sé qualcosa di sacro, segno della sua dignità e superiorità ontologica. La prospettiva morale riposa proprio su questa superiorità che conduce alla consapevolezza di dover custodire l’altro e il mondo: fare il bene è così un dimorare dell’uomo nella sua propria casa nel rispetto dell’agostiniano ordo amoris.
La lettura è scorrevole e il tono colloquiale rende il testo una valida introduzione all’etica filosofica.
Voto: 9,5/10.
Joanne K. Rowling, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, Salani, Milano 2022, pp. 567.

Il sesto libro libro è quello che meglio descrive Voldemort. Potter, guidato da Silente, scopre la vita del giovane Tom Riddle, nonché l’enorme somiglianza e, allo stesso tempo, l’abissale differenza tra i due rivali.
«Voldemort sa quando un Horcrux viene distrutto, signore? Riesce a percepirlo?» chiese Harry, ignorandoli.
«Una domanda molto interessante, Harry. Direi di no. Credo che Voldemort sia ormai troppo imbevuto di male, e che sia stato troppo a lungo lontano da queste parti di se stesso, per provare quello che proviamo noi. Forse in punto di morte potrebbe rendersi conto della sua perdita…».
J. K. Rowling, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, p. 447.
Categoria: Romanzo fantasy.
Commento: L’andamento del sesto libro segue la vita del suo protagonista: dopo l’inquietudine adolescenziale del capitolo precedente, la scrittrice descrive un Harry più maturo che, tra qualche scatto d’ira, inizia a comprendere, alla luce di una profezia, il suo ruolo e la sua grande responsabilità.
Non mancano anche in questo penultimo capitolo colpi di scena, accadimenti imprevisti che lasciano col fiato sospeso…aspettando l’atto finale.
Voto: 9/10.
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