Una grande parola, dice la fisica oggi, che forse in altri tempi non si poteva dire. La materia ci si presenta ordinata, in perfetta razionalità fin nelle sue più intime e profonde strutture, fino al limite estremo della sua costituzione prima; per cui non ha senso pensare ad una materia prima amorfa, poi ordinata: ma è una materia che non può essere se non costituzionalmente ordinata. Chi l’ha ordinata, l’ha anche creata, l’ha ordinata creandola, l’ha creata nell’ordine. Creatore e Ordinatore sono uno solo, dice la scienza; non poteva ordinare l’intimo essere se non Chi lo creava.
Enrico Medi
Questo appena citato, era uno dei temi centrali delle sue conferenze [di Enrico Medi]. Scienza e filosofia non si confondono, ma nemmeno si contraddicono; spesso ripeteva che l’uomo non era fatto “a cassetti”, qui il fisico, là il religioso, il politico, il filosofo; l’uomo è portato ad una conoscenza unitaria, distinta, ordinata, ma armonica. E il Creatore, l’infinita Sapienza, ha voluto ad un certo punto riallacciare a sé il creato nell’ultimo anello della creazione attraverso Gesù Cristo Uomo-Dio.
Per Medi la scienza doveva e poteva diventare essa “maestra di vita” per l’uomo e per i popoli, una scienza che tenacemente ricerca quelle leggi che il “Sapiente Legislatore” ha scritto nella natura; una natura, a sua volta, fatta per essere contemplata dall’uomo.